Il giardino segreto delle Camelie

Il giardino di Boboli non è solo geometrie, viali di lecci e cipressi, siepi sempreverdi di viburno, lauroceraso, alloro e leccio, ma è anche un’esplosione di colori e profumi, di incanto e piacere dato dall’alternarsi di piante erbacee ed arbustive che donano nel corso delle stagioni splendide fioriture.

Racchiuse all’interno dei ‘giardini segreti’ queste fioriture sono memoria delle antiche collezioni botaniche della famiglia De’ Medici. E’ il caso del cosiddetto ‘Giardinetto del Principe Mattias’, oggi detto ‘delle Camelie’.

Si tratta di una sorta di stretta e lunga appendice, che si sviluppa esternamente all’ala meridionale di Palazzo Pitti fino quasi a raggiungere la rampa che collega il Cortile dell’Ammannati con l’Anfiteatro. Esso era stato creato per collegare gli appartamenti del Principe Mattias, fratello minore del granduca Ferdinando II, con il giardino di Boboli, e fu usato anche dal principe cardinale Giovan Carlo, noto per le sue collezioni di fiori, che aveva raccolto nei giardini degli Orti Oricellai, nel giardino di Mezzomonte, a Castello e anche in Boboli. I documenti di archivio ci offrono una lista dettagliata della grande quantità di anemoni e di ‘cipolle’, cioè bulbose, da lui raccolte in questo giardino.

Il giardino delle Camelie si presenta in piccole aiuole lungo ambo i lati di uno stretto vialetto pavimentato in pietra, che sbuca da un loggiato addossato al palazzo fino a raggiungere Boboli. Elemento caratteristico del giardino è la ‘grotta passante’, formata di macigni, imitanti una rovina o una roccaglia naturale, che chiude agli sguardi indiscreti il giardino segreto, regalando quiete e silenzio. Al suo interno sono individuabili gli ugelli per zampilli e giochi d’acqua, che avrebbero dovuto rallegrare tutto il percorso, oggi purtroppo non più in funzione.

A seguito dell’interramento dell’Anfiteatro nel 1780 e la costruzione della Palazzine della Meridiana, il giardino venne infossato fra la grande muraglia di palazzo Pitti e il piazzale della Meridiana e perse così quella solarità e quella luce indispensabili per la coltivazione delle bulbose. Ma proprio le condizioni di maggiore ombra, assai rara in un giardino assolato come Boboli, determinarono forse la decisione di impiantarvi una collezione di camelie all’inizio dell’Ottocento.

La collezione attualmente comprende circa 60 cultivars, quasi tutte della specie Camelia japonica.

Camelia ‘Alba Plena’

Camelia ‘Stella di Compito’

Lascia un commento